La Meloni in gita a Chiasso. Aveva ragione Bertolaso?
Tendo ad escludere che per visitare Piazza Gae Aulenti e “il nuovo skyline della città” Giorgia Meloni abbia usato la funivia, come una candidata Raggi qualsiasi, se non altro perché Milano è città comodissima e piatta. Però la sua trasferta elettorale per visitare “un centro importante economicamente e a livello internazionale” ha molto l’aria di una gita a Chiasso. Se non altro perché Piazza Gae Aulenti sta lì da un quattro annetti, bastava uscire dal Raccordo anulare. Comunque sòra Giorgia è venuta perché per lei “è importante tenere vivo il rapporto” e per “raccogliere esperienze di governo che possano servire un domani per il governo della Capitale”.
E fin qui tutto bene, figurarsi, se vuole rubare qualche ideuzza. Anzi, grazie a Dio, qui si sta abbastanza bene anche se dovesse vincere il buon Beppe Sala. Però lei è venuta per incontrare e farsi dare belle idee da Daniela Santanchè, che è “tra quegli esponenti della politica che hanno sempre il coraggio di dire quello che pensano”. Ad esempio sui candidati di Roma. Peccato che giusto ieri la cara Pitonessa raccontasse al Corriere che ha “cinque querele e i conti pignorati”, insomma magari ha altro a cui pensare. Quello che invece ha da preoccuparsi, di cotanto interessamento di alleata, è il buon Stefano Parisi, che forse ieri avrebbe preferito essere in mezzo a un incendio dell’Alberta canadese: dalle sorelle lo guardi Iddio. O forse forse, vuoi vedere che aveva ragione il buon Bertolaso: stare a casa tranquilla, no eh?
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