Nuova infermiera killer
L’angelo della morte in corsia, e la fascinazione del cocktail di farmaci, sono uno dei nostri luoghi simbolici preferiti, sballottati come siamo tra sensi di colpa per la vita appesa coi denti e desideri eutanasici
Ne abbiamo viste tante, di infermiere killer che poi forse non lo erano. L’ultima era una signora di Piombino. Ma l’angelo della morte in corsia, e la fascinazione del cocktail di farmaci, sono uno dei nostri luoghi simbolici preferiti, sballottati come siamo tra sensi di colpa per la vita appesa coi denti e desideri eutanasici. Ci piacciono, le storie così. Ieri a Saronno è stata arrestata una coppia – lei infermiera, lui anestesista, pare amanti – nell’ambito dell’inchiesta “Angeli e demoni” della procura di Busto Arsizio. Intercettazioni spettrali. Lei avrebbe ucciso il marito con dei farmaci, secondo un “protocollo” preparato da lui, e si diceva pronta anche al resto: “Se vuoi uccido anche i bambini”. “No, i bambini no”, risponde il dottore. E può darsi che siano colpevoli, sarebbe un banale caso di amanti diabolici. Quel che suscita maggiore curiosità è che l’inchiesta riguardi almeno cinque casi di morti sospette nell’ospedale di Saronno, e che ci siano altri 14 indagati. Insomma un caso canonico di Sanità assassina. Ma appunto, ne abbiamo visti tanti. Auguriamo buona fortuna alla procura di Busto Arsizio, la stessa che quest’estate aveva messo ai domiciliari un primario di pediatria che forse era un pedofilo, ma poi non si è saputo più: si è suicidato. E buona fortuna anche agli indagati.