La guerra ai fake di Gentiloni e un'ispirazione egiziana

Maurizio Crippa

Heri dicebamus che la guerra alla bufale prometteva poco, se a condurla ci si metteva la Presidenta Boldrini. Ma contrariamente alle previsioni secondo cui, con la caduta di Matteo Renzi, il paese sarebbe entrato in una fase di letargia, pare che certe cose abbiano preso a galoppare. E non solo perché Zuckerberg ha finalmente trovato la soluzione ai suoi fake (o forse è un fake, vi spiegano tutto sul Foglio i nostri espertissimi), ma perché pare che uno dei primi indiziati della galassia bufala, il sito LiberoGiornale.com, abbia chiuso. E a ruota, pare, starebbero chiudendo altri. E’ notevole il fatto che il sito in questione sia stato il più lesto a inaugurare fake contro il neopremier Paolo Gentiloni (avrebbe invitato gli italiani a fare sacrifici e non lamentarsi). Se ne può dedurre che il Conte Felpato, il materia, sia meno felpato del previsto? Chissà. Resta che l’ex ministro degli Esteri avrebbe un’altra accelerazione cui ispirarsi. L’Egitto d’un botto ha chiuso 163 profili social per “attività di istigazione alla violenza contro lo stato”, bufale o no. Può essere una buona strada. Forse un giorno ci diranno che anche il caso Regeni era un fake.

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  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"