Questo Papa il suo target televisivo lo conosce troppo
Ha telefonato per gli auguri a “Uno Mattina” che festeggiava i trent’anni
Ora, siccome arriva il Natale, e proprio bene non promette per il Bambinello e per i più diretti detentori del brand che ha pur sempre una spendibiltà universale, conviene mettere in fila i fatti, e vedere se almeno qualcosa da salvare c’è. Ci sono islamici che fanno esplodere i mercatini natalizi. C’è la banda dei quattro, i cardinali dei “dubia”, che s’industria a fare un mazzo così (scusate l’ecclesialese) al Papa per quella faccenduola dell’Amoris Laetitia. Uno dei quattro, il mitico Leo Burke, sta nel frattempo asfaltando mezzo Ordine dei Cavalieri di Malta per un’altra faccenduola dottrinale: pare che un santo cavaliere chiudesse gli occhi sulla distribuzione di proflitattici. Epperò il buon Francesco, che pur in mezzo a queste critiche ha recentemente risposto “io dormo come un legno”, Dio lo conservi, non sembra se la cacci più di tanto. E’ un Papa callejero, e avendo bisogno di un paio di scarpe nuove è uscito una mezz’ora e s’è infilato come nulla fosse in un negozio di Roma: ce l’avete un numero che calzi per me? Sapete, zoppico un po’. Applausi. Applausi più convinti dal popolo (bue e asinello, vabbè) di quanti ne abbia incassati Matteo Renzi andando a fare la spesa al supermercato. Ma suprattutto, ha telefonato per gli auguri a “Uno Mattina” che festeggiava i trent’anni: “Buon Natale cristiano come è stato il primo, non mondano”. Dove la notizia è che, a differenza di un noto predecessore, non ha telefonato a Bruno Vespa. Questo Papa il suo target lo conosce troppo.
CONTRO MASTRO CILIEGIA