Il movente che mancava a Pontelagorino? L'amore, no?
Ecco la psichiatria ritrova il suo ruolo, il pansessualismo la sua ragion d’essere, i genitori la parte dei cattivi
Mancava il movente. Sì dai, mancava il movente. Volete che un adolescente di Pontelangorino, Europa, ingaggiasse un amico per affettare con l’ascia i genitori perché gliela menavano coi brutti voti? Nella Pontelangorino in cui è arrivata, siatene certi, la Buona scuola? No. Il settimanale Giallo, “che segue tutti i grossi casi di cronaca nera”, il movente l’ha trovato. “I coniugi Nunzia e Salvatore Vincelli osteggiavano la relazione omosessuale tra Riccardo e Manuel, potrebbero essere stati uccisi per questo”. Il folle omicidio di Pontelangorino era finito un po’ basso nelle cronache, ormai. Ora aspettiamo che salti su qualcuno a dire: per forza sono assassini, erano gay (o perlomeno interssessuali, come piace dire adesso) e vedrete che salto in alto nello scroll dei siti. Ma no, noi non lo diremo. Uno perché è una cazzata, due perché siccome ci piacciono le crime story in tv, preferiamo ragionare sugli indizi. E sulla psicologia sociale. E dunque: il movente della scuola no; ma nemmeno il movente dell’amicizia: hai visto mai che ammazzi la mamma del tuo amico perché è tuo amico? Ma se invece salta fuori che l’hai fatto per amore, ecco la psichiatria ritrova il suo ruolo, il pansessualismo la sua ragion d’essere, i genitori la parte dei cattivi. E alla fine i “mostri” torneranno alla tranquillizzante condizione di angeli caduti. Tutto questo nel giorno in cui dalla Russia arriva la notizia che picchiare moglie e figli non è più reato. Poi dice che uno si butta su Putin. O, Dio mi perdoni, persino su Trump.