Il giorno buio dell'Europa è un'irruzione contro i vitalizi

Maurizio Crippa

Ieri ci sono stati l'attentato a Londra, il deragliamento a Basilea, lo studente morto in Spagna, la gaffe di Dijsselbloem ma anche l'approvazione del contributo di solidarietà per tre anni a partire a carico degli ex deputati titolari di vitalizio

Il giorno dell’auto sulla folla a Westminster è buio per l’Europa. Significherà meno Brexit e più Europa, o meno Europa e più sovranismo? Vedrete che qualcuno ci si eserciterà. E’ anche il giorno in cui un Eurocity partito da Milano ha deragliato in Svizzera. E se la vedranno quelli che vorrebbero non stare in Italia, ma in Svizzera. Ma è anche il giorno in cui uno studente italiano dell’Erasmus è stato trovato morto in Spagna, con tre coltellate, ma la polizia propende per un banale suicidio (forse acrobatico). E questo ridarà fiato a quelli che, in Europa, manco a parlarne.

 

Però è anche il giorno in cui Renzi chiede le dimissioni del dissennato Dijsselbloem. E questo, al momento, dà fiato solo a Renzi. Il guazzabuglio del cuore italiano, quando si misura con l’Europa, è peggio della confusione sotto il cielo di Mao. Però è anche il giorno in cui l’Ufficio di presidenza della Camera ha approvato il contributo di solidarietà per tre anni a partire a carico degli ex deputati titolari di vitalizio. Salvando quel po’ di democrazia rappresentativa che ancora ci tiene con un piede in Europa. Ma i grillini, che volevano l’abolizione, hanno gridato “vergogna” e twittato #sitengonoilprivilegio! e tentato un’irruzione nell’Ufficio della presidenza. Che è come dire che dall’Europa siamo fuori da un pezzo, a noi c’hanno già investiti.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"