Il giorno buio dell'Europa è un'irruzione contro i vitalizi
Ieri ci sono stati l'attentato a Londra, il deragliamento a Basilea, lo studente morto in Spagna, la gaffe di Dijsselbloem ma anche l'approvazione del contributo di solidarietà per tre anni a partire a carico degli ex deputati titolari di vitalizio
Il giorno dell’auto sulla folla a Westminster è buio per l’Europa. Significherà meno Brexit e più Europa, o meno Europa e più sovranismo? Vedrete che qualcuno ci si eserciterà. E’ anche il giorno in cui un Eurocity partito da Milano ha deragliato in Svizzera. E se la vedranno quelli che vorrebbero non stare in Italia, ma in Svizzera. Ma è anche il giorno in cui uno studente italiano dell’Erasmus è stato trovato morto in Spagna, con tre coltellate, ma la polizia propende per un banale suicidio (forse acrobatico). E questo ridarà fiato a quelli che, in Europa, manco a parlarne.
Però è anche il giorno in cui Renzi chiede le dimissioni del dissennato Dijsselbloem. E questo, al momento, dà fiato solo a Renzi. Il guazzabuglio del cuore italiano, quando si misura con l’Europa, è peggio della confusione sotto il cielo di Mao. Però è anche il giorno in cui l’Ufficio di presidenza della Camera ha approvato il contributo di solidarietà per tre anni a partire a carico degli ex deputati titolari di vitalizio. Salvando quel po’ di democrazia rappresentativa che ancora ci tiene con un piede in Europa. Ma i grillini, che volevano l’abolizione, hanno gridato “vergogna” e twittato #sitengonoilprivilegio! e tentato un’irruzione nell’Ufficio della presidenza. Che è come dire che dall’Europa siamo fuori da un pezzo, a noi c’hanno già investiti.