Elogio del "super-jet" turistico della politica che non è Casta
Il volo di Mauro Martini della Stampa "super-jet di Renzi" svela che non c'è nessun "super-jet"
Il bravo cronista lo vedi dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia. Così il bravo Mauro Martini della Stampa ha buttato il cuore oltre l’ostacolo, ha preso il pallone (aerostatico) e ha fatto gol. Insomma c’è salito sopra, sul mostro alato della Casta. Sull’Airbus 340 della Etihad, il “super-jet di Renzi” tenuto a lungo in sospettoso gran segreto. E niente. “In volo verso Washington” (specificano dalla torre di controllo del quotidiano torinese) ha dettato il pezzo della verità su ciò che ha visto: “E’ un normale volo di linea, con le poltrone in tessuto, il corridoio né piccolo né grande, i consueti teleschermi della classe turistica mentre per le ‘autorità’ non è previsto né letto né doccia”. Un banale “A340, della stessa categoria degli aerei di stato utilizzati dai principali capi di governo europei”. Niente stanze segrete dei bottoni, niente stiva mimetizzata porta-bombe, per nasconderci vuoi il senatore Razzi, vuoi una Moab personalizzata, a seconda della bisogna. Niente sprechi e cotillon. E così abbiamo messo la parola fine a un fiume di articolesse e vesti stracciate come paracadute nei film di guerra. A inquietanti definizioni tipo “l’ammiraglia dello spreco” (Rep.), o “mistero sulle cifre, ecco quanto costa davvero” (Corriere, secondo cui “la sola installazione del wi-fi può richiedere quasi mezzo milione”). E tutto questo casino, per due anni, per paura che i grillini gridassero allo spreco. E soprattutto per la paura di volare alto, fottendosene dei pirla, che stanno fottendo la politica.