Le sublimi (non) smentite del Walter degli addii
Pissipissi, Totti e Renzi
"Caro Dago, non è assolutamente vero che io abbia scritto il discorso di Totti che ho ascoltato per la prima volta dagli spalti dello stadio. Ti assicuro che le cose stanno così”. Questa, cordiale secca e gnecca, la smentita di Walter Veltroni al pissipissi (anglismo: gossip. O forse: fake) secondo cui il talentuoso scrittore e regista juventino, ex sindaco di Roma ed ex fondatore del Pd, avrebbe fatto da ghostwriter alla troppo lunga, lacrimosa e invero poco cadenzata lettera d’addio del DIECI eterno. Veltroni scrive meglio, e forse questa è la prova. Attendiamo fiduciosi di leggere, questa mattina sul Corriere, anche un’altra smentita: “Caro Aldo, non è assolutamente vero che io abbia detto che si torna agli anni 80, che la prospettiva di un governo Pd-Forza Italia è un errore gravissimo, che Renzi non ama le persone che ragionano con la propria testa e nemmeno che abbia citato Ecce Bombo”. Non ci sarà smentita. Non solo perché l’intervista è verissima (non dice manco “merde”, e questa forse è la prova) e ben fatta. Ma perché questo è un addio vero, non un last waltz mentre si spengono le luci dello stadio. E’ un addio politico, più circostanziato delle partenze per l’Africa. Di uno che aveva un’idea. Maggioritaria, riformista, vagamente kennediana. E siccome è sincero, voterà ancora Pd.