Marchionne non vede Renzi? Forse la Ferrari è indietro
Da un Marchionne, pullover e tutto, ti aspetti il fairplay. Sì, certo, l’aveva già detto: “Renzi ha avuto coraggio, ma per fare lo statista dalle buone intenzioni si deve passare ai fatti”. E dirglielo prima, magari in privato?
Sia chiaro che Marchionne, qui, noi, neanche a discuterne. Un modello e un faro, e pure un monumento quando vuole. Anche subito. Candidarlo premier non è il nostro mestiere, sono le cose che fa il Cav. due volte al giorno, non ci immischiamo. Ma l’Italia che riparte, che rischia e che cambia, la Fabbrica Automobili salvata, il sindacato, alla fine e a furia di randellate sui denti, salvato da se stesso. Niente da dire né da obiettare. Però, quelli che gli piace sempre vincere facile. Quelli che al momento buono hanno sempre pronto il calcio dell’asino. Sei a Detroit, al Salone dell’auto, annunci il Suv della Ferrari e la supercar elettrica: facci sognare, e fermati lì. Invece, out of the blue: “Renzi mi è sempre piaciuto come persona. Quello che è successo a Renzi non lo capisco. Quel Renzi che appoggiavo non l’ho visto da un po’ di tempo”. Detto proprio da lui, all’estero. Non che gli debba nulla, al Fiorentino, intendiamoci. Ma sputazzarlo così, non è bello. Un Marchionne non è un CDB, pronto a stracciare la Tessera Numero Uno come fosse il biglietto perdente della lotteria. Da un Marchionne, pullover e tutto, ti aspetti il fairplay. Sì, certo, l’aveva già detto: “Renzi ha avuto coraggio, ma per fare lo statista dalle buone intenzioni si deve passare ai fatti”. E dirglielo prima, magari in privato? Comunque, per dire pane al pane: se Renzi è un po’ che non lo vede più magari è perché, visto come vanno le Ferrari ultimamente, Renzi è scattato in avanti.
CONTRO MASTRO CILIEGIA