Teaser d'oro per il Cav.

Maurizio Crippa

E' stato il giorno delle “prime immagini” del film su Berlusconi di Paolo Sorrentino. Ed è stato anche il giorno del debutto di un nuovo genere, le critiche al teaser

"Il teaser trailer di Loro, il nuovo attesissimo film di Paolo Sorrentino, arriva sette giorni dopo i risultati elettorali e forse per quello fa ancora più effetto”. Tra i soliti morettiani “mi si nota di più se mi dimetto davvero o faccio finta” è stato il giorno delle “prime immagini” del film sul Cav. del più famoso regista esule da Piazza Vittorio. Ed è stato anche il giorno del debutto di un nuovo genere, le critiche al teaser (un sito dice proprio “ammirate il teaser”), certune firmate proprio dai critici, eh. Un capolavoro annunciato: la critica è da sempre una variante della lirica: “La silhouette di una ragazza inquadrata in un cerchio, un corteo di macchine che scorre su una strada notturna, una coreografia sexy che prende vita sotto lo sguardo dell’ex premier, sua moglie in tuta da ginnastica, inginocchiata davanti a una vetrata come un animale in gabbia, le stanze del potere e quelle della perdizione…”.

 

 

Le voci: “Ma che cosa ti aspettavi? Di poter essere l’uomo più ricco del mondo, di fare il premier, e anche che tutti ti amassero alla follia?”. La risposta che “ha toni quasi infantili”: “Sì, io mi aspettavo proprio questo”. Tutto questo ambaradan, ovviamente, suona da solo, e senza dover manco aspettare il film come un monumento (il concetto di postumo è insito in quello di monumento) a Berlusconi. Loro uscirà, in due parti di due ore l’una, (è un monumento) Loro 1 e Loro 2. Insomma un evento, come accadde per Novecento. Ma quello era anche Bernardo Bertolucci, va detto. E “loro”, erano anche Depardieu e De Niro, qui sono Toni Servillo e Scamarcio. Del resto è un film sulla decadenza. Appunto.

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  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"