Cicciobelli per tutti
Burioni se la prende con Giochi Preziosi che con la nuova bambola a pallini banalizza le malattie gravi. Per la febbre social di Fedez e Chiara Ferragni invece non c'è nessun vaccino
In questo mondo di bambole gonfiabili, in cui pure l’infanzia è divenuta una malattia da curare, che esista davvero, ed esiste davvero, un Cicciobello Morbillino con tanti puntini rossi sul faccino e sulle braccia forse non è la più catastrofica delle notizie. La ditta Giochi Preziosi l’ha messo in commercio, completo di un kit di salviettine e cerotti e l’istruzione pedagogica: “Aiutalo da brava mammina a guarire da questa fastidiosa bua strofinando la salvietta e utilizzando la cremina. Come per magia, i puntini scompariranno”. Di questi tempi antivaccinisti, la cosa però può risultare diseducativa.
Così il prode Roberto Burioni è partito lancia in resta: “Attendiamo il Cicciobello Linfomino e pure quello Meningitino. Mi chiedo chi siano questi geni che banalizzano malattie gravi senza rispetto per i malati e per i loro familiari. E pensare che me la prendo con gli antivaccinisti”. Forse esagera un po’, la magia fa parte da sempre del pensiero dei bambini. ma oggi, più che le bambole a pallini sarebbero da curare i genitori su Instagram. Ad esempio Fedez ha pubblicato sul noto social alcune storie per difendersi, con la bella Chiara, dall’accusa di aver condiviso troppe foto del figlio Leone Lucia: “I criteri per valutare la capacità di fare i genitori non dovrebbero basarsi sulle foto social. Stiamo condividendo il momento più bello della nostra vita, come farebbe qualsiasi famiglia figlia della nostra generazione”. Praticamente è come il mitico Dibba. Solo che lì, caro @RobertoBurioni, non c’è vaccino che tenga.