Ah, se il Cav. avesse continuato a fare il presentatore
Per vent’anni avete pensato che Berlusconi fosse un leader politico. Invece è un presentatore della televisione. Il più bravo
Vi eravate dimenticati chi è Silvio Berlusconi? Forse sì, per vent’anni avete pensato che fosse un leader politico. Invece è un presentatore della televisione. Il più bravo. Quello che ha insegnato il mestiere pure a Mike Bongiorno, e l’ha convinto a vendere prosciutti e materassi come se fossero quiz, e viceversa. Ieri, uscito il centrodestra dalle consultazioni “plasticamente unito”, @LiciaRonzulli dixit, ha lasciato parlare Salvini che sembrava un concorrente del Rischiatutto, poi l’ha spostato dal microfono e ha lisciato da par suo il pubblico della conferenza stampa: “Mi raccomando fate i bravi… Sappiate distinguere tra chi è un vero democratico e chi non conosce neppure l’abc della democrazia. Sarebbe ora di dirlo chiaramente a tutti gli italiani”. Sarebbe ora. Se avesse continuato a fare il Bravo Presentatore, come diceva Frassica, invece di lasciare per un decennio le serate del Biscione in mano ai televenditori del populismo, forse adesso si godrebbe il governo senza dover ricominciare da zero, come ai tempi di Telemilano, a predicare la democrazia (di mercato) agli italiani. Corre voce che voglia dare una rassettata alla piazza mediatica di sua competenza, facendo fuori i suoi alfieri, da Del Debbio a Belpietro e forse pure Mario Giordano. Quei loro urlacci hanno fatto guadagnare voti al Matteo sbagliato, mica a quello che debuttò alla Ruota della Fortuna, e ai grillacci. Corre voce, perché poi è l’audience che fattura. Chissà, sarebbe bello vederlo al posto di Carlo Conti a rifare la Corrida. Ma quando i tori sono scappati, è un bel casino riprenderli per le corna.