Mi manda Emiliano
Un runner barese, Sabino Rinaldi a 59 anni ha corso la Maratona di Londra in 3 ore e 19 minuti. Un ottimo tempo. Peccato avesse tagliato
Avvelenati ancora come siamo per Dorando Petri, ci verrebbe da dire: perché no? Arrangiatevi maledetti albionici, voi e le vostre regole dello sport. Però, ultimamente, ci ha preso anche questa fregola inspiegabile per gli arbitri, e il fact checking, e che bisogna rispettare quelli davvero competenti, fossero pure corridori a piedi. E allora, un po’ perplessi lo siamo. C’è questo runner barese, Sabino Rinaldi si chiama, ha 59 anni ed è pure presidente di una Associazione sportiva in quel di Puglia. Il 22 aprile ha corso la Maratona di Londra in 3 ore e 19 minuti, con uno sprint nella seconda parte che manco i migliori olimpionici della categoria si sognerebbero di fare. Solo che quei carognetta precisini del Times hanno mangiato la foglia e sono andati a controllare: il nostro maratoneta e altri tre furboni avevano tagliato, una scorciatoia di 16 km. Lui s’è giustificato con un’allegria da tarallucci e vino, “ero a Londra per divertirmi – ha detto – non per guardare il cronometro”. Ben trovato, vecchia talpa. Avrebbe potuto anche dire, con maggior credibilità: mi ero allenato schivando il percorso pugliese del Tap, perché è troppo pericoloso. Oppure: con tutti gli alberi che avete qui a Londra, c’era il serio rischio che ve li contagiassi con la fastidiosa Xylella. O anche: eh niente, era un percorso istituzionale che mi aveva suggerito D’Alema su Google-Mdp. Ma poi, per essere franco, sincero e pugnace come uno della sua regione dovrebbe essere, gli bastava dire: ma che volete, mi manda Emiliano.