Bravo Gad Lerner
Rai3 cambia al volo il suo palinsesto del primo pomeriggio e manda in onda la replica della quinta puntata di “La difesa della razza” sui rom
Quando Mamma Rai si getta spericolata nella mischia dell’attualità politica, e addirittura Rai3 si toglie un po’ di polvere di dosso e si rimette i panni di Tele Kabul, di lotta e non di governo, vuol dire che il momento è catartico, come diceva quello, per il paese. O forse solo che grande è la confusione sotto il cielo, come diceva quell’altro. Ma in ogni caso, stavolta, diciamo: bene. Ieri Rai3 ha cambiato al volo il suo palinsesto del primo pomeriggio, orario topico da La signora del West, e ha mandato in onda la replica della quinta puntata di La difesa della razza, il bel reportage-inchiesta firmato da Gad Lerner la primavera scorsa per gli ottant’anni dalla promulgazione delle Leggi razziali. La scelta non aveva bisogno di molte spiegazioni, la puntata era: “Li chiamano zingari, razza maledetta”. Il viaggio di Lerner in quella considerata “tra tutte le minoranze la più detestata” parte da Zurigo, not Italy, ma va a incrociare testimonianze come quella di Goffredo Bezzecchi, rom harvato sopravvissuto allo sterminio nazista del suo popolo e che oggi vive nel campo nomadi di Rogoredo, Milano. Poi ci sono i campi di Torino, le case popolari, il degrado, l’illegalità, i giudici minorili. Insomma un bel casino cui si deve mettere mano, meglio senza ruspe. Le Leggi razziali sono del 1938, e voglia Dio che tra due generazioni i nostri nipoti, o gli storici, non debbano rivolgere anche a noi quella fatidica domanda: e voi dove eravate, mentre succedeva? Chissà che risponderemo, ognun per sé. Ma a futura memoria, e ad atto di presenza, oggi per domani valga una dichiarazione di voto: bravo Gad Lerner, brava Rai.