Mons. Rain Dove Viganò e altri mostri disinteressati
Dal grande accusatore di Papa Francesco alla modella che ha diffuso gli sms di Asia Argento. Viviamo in un mondo di iene vendicatrici e di spioni disinteressati
Mons. Viganò probabilmente non ha per compagna un’attivista del #MeToo (anche se nella chiesa d’oggi tutto è possibile) e quindi difficilmente l’avrà fatto perché, preso da irrefrenabile quanto tardiva resipiscenza, si è accorto che qualcuno aveva “commesso un reato”. Non è un canonico moralista, è un trafficone a riposo delle pecunie vaticane, più che altro aveva il dente avvelenato per una faccenda immobiliare. E ad ogni buon conto un futuro conclave è sempre anche faccenda di pecunia, e una cordata vincente può valere pur sempre una messa, o una denuncia avvelenata. Ma forse anche a lui Asia Argento, che nel mazzo a poco a poco va emergendo con la purezza di un giglio, avrebbe risposto: “Sei un mostro!”. Che invece è la risposta data a Rain Dove, 27enne modella statunitense, la quale ha fatto sapere di essere stata lei a diffondere la conversazione privata in cui Asia Argento ammetteva di aver fatto sesso con il toyboy minorenne: “Sono stata io e lo rifarei”. Questione di puntiglio e alta moralità, e che diamine. Così che in un mondo di iene vendicatrici e di spioni disinteressati, fa un’infinita tenerezza la notizia che Romy Schneider avesse un giorno spiattellato a una giornalista che sua mamma era stata a letto con Hitler. Ma poi, pentita, ottenne che la confessione non fosse divulgata. E a vedere monsignori e starlette di oggi, che si scambiano così volentieri ruoli da Torquemada degni di miglior causa, vien quasi da acclamarle sante subito: Romy, e anche la sua bella mamma.