L'Achab dei tribunali e il termovalorizzatore Aquarius
Dallo smaltimento di migranti per fini di lucro allo smaltimento illecito di rifiuti pericolosi il passo è breve
Dallo smaltimento di migranti per fini di lucro allo smaltimento illecito di rifiuti pericolosi il passo è breve: basta avere la fantasia investigativa di Carmelo Zuccaro, di mestiere procuratore a Catania. O perlomeno la sua tigna. Dopo aver condotto per due anni un’inchiesta farlocca, ma molto in favore di telecamere e di applausi salviniani, sulle ong in combutta con gli scafisti, ha cambiato fattispecie di reato: ché tanto, prima si indicano i colpevoli e poi eventualmente si trovano le prove. E’ ossessionato come il capitano Achab, ma la sua Moby Dick si chiama Aquarius, la nave di Medici senza frontiere, all’àncora nel porto di Marsiglia. L’ha fatta sequestrare. Avrebbero smaltito rifiuti in modo illecito, invece dovevano fare la differenziata. Domandatevi quanti controlli ha fatto la procura di Catania nella sua città, che rischia il commissariamento-monnezza. Domandatevi quanti controlli fanno sulle navi che arrivano da quelle parti. William Langewiesche scrisse un libro magnifico, Terrore dal mare, per spiegare quanti materiali pericolosi e illeciti transitano nei porti: chissà quanti controlli ha fatto Zuccaro. Ma per placare l’Achab dei tribunali, visto che a Copenaghen sopra i termovalorizzatori ci fanno addirittura le piste da sci, si potrebbe trasformare l’Aquarius in un termovalorizzatore galleggiante, con annesso parco giochi per i profughi da smaltire. In attesa della Terra del cuore, siamo pur sempre in un mare di procure.