No, Giordano no!
Il giornalista sembra essere il favorito per la famosa striscia delle (fake) news dopo il tiggì. Beh, allora meglio Maria Giovanna Maglie, tutta la vita
Bisogna premettere che quanto qui sotto in oggetto potrebbe essere semplicemente frutto di una bufala, di una balla destituita di fondamento. Ma questo, al giorno d’oggi, che importa? Inoltre la Rai, quella corazzata Potemkin del popolo sovrano che è la Rai, ha fatto sapere che “il format è congelato”, tipo l’abolizione della povertà: ma dell’attendibilità della Rai, oggi come oggi, che importa? Bisogna anche premettere che occuparsi, qui, per la seconda volta in meno di un decennio, di Maria Giovanna Maglie, può apparire disdicevole, al limite del pleonastico.
Ma che importa? La si cita solo per dire: visto che pare che in quella famosa striscia delle (fake) news dopo il tiggì in cui doveva andare lei, invece forse alla Rai preferiscono Mario Giordano, beh, allora meglio MGM, tutta la vita. Eccheccazzo. Mario Giordano – di cui il basito, buon Gino Strada l’altro giorno in tivù ha dovuto dire “ma questo dove l’hanno preso?” – è uno che è stato clonato un po’ qua un po’ là. Ma soprattutto è stato svezzato dal Costanzosciò, e poi è diventato una star con Gad Lerner, a far da Grillo Parlante al suo Pinocchio (il falegname eponimo di questa rubrica se ne lagna ancora). Il Grillo parlante, ecco. E il grillo insultante. E poi il grillo falsificante: a furia di montare numeri che alla fine sono un giochetto come la costi-benefici, ma servono per far passare il suo odio acuto verso tutto e tutti, e la piccineria da sacrestia che la sua fisica complessione incarna. Ma meglio la Maglie, va’.