Bottana sovranista
Il sovranismo della marchetta di Salvini, fautore della revisione della legge Merlin
Possiamo anche continuare a riderci su, ovvio per non piangere, su questa faccenda delle arance, che è diventata in un battibaleno la metafora perfetta di tutto il disastro dei grillini. Anzi è la loro nemesi, il loro vaffa, però con la vitamina C. Arance al Campidoglio, arance che erano insulto da scagliare e adesso si sono trasformate in boomerang che rimbalza sulle capocce romane dei populisti roussoviani. Poi ci sono le arance di Mr. Ping, il commercio meno redditizio del mondo, come vendere ghiaccio agli eschimesi, che solo uno sviluppatore economico cinque stelle poteva sognarlo. Va bene, possiamo continuare tranquillamente a ridere, di tutto questo populismo da agrumeto. Ma non è che quegli altri, quelli del nazional-sovranismo della marchetta (e c’è un motivo se li chiamiamo così) se la passino meglio, quanto a idee ridicole. Prendete quel macho dello sviluppo autarchico di Salvini, quello della flat tax per dire. E’ un fautore della revisione della legge Merlin, in modo da far pagare le tasse alle sex workers (i leghisti scuseranno il francesismo). Guardate come fanno in Svizzera, è il suo mantra. E’ probabile che dell’idea federalista a Salvini sia rimasto in mente solo questo fatto, le tasse delle ragazze. Bene. Arriva dalla Svizzera, via la Stampa, la notizia che no: “Flop delle tasse sulle squillo. Tramonta il modello svizzero”. Pare che la “tassa sul meretricio”, nel 2017, l’abbia pagata solo il 10 per cento delle lavoratrici. Non è chiaro se le altre abbiano ottenuto il reddito di cittadinanza. E’ sicuro che il sovranismo della marchetta è già andato a p…