Film "Biancaneve” di Tarsem Singh, 2012

Biancaneve è viva e lotta insieme ai Buoni

Maurizio Crippa

Nel surrealismo della crisi politica appare finalmente una notizia fiabesca (ma non ditelo a Padre Spadaro)

La crisi politica ha raggiunto un grado di surrealismo così attorcinato che, se ci fosse una categoria politica su Pornhub, i video di Di Maio e Zinga sarebbero classificati “rough surrealism”. Il prossimo passo, se Mattarella non si sbriga, è il precipizio del dark web. Roba che persino i più viziosi tra noi non ne possono più, faremmo anche una pausa: serve una ventata d’aria e di purezza. Insomma uno scenario da fiaba. Ed eccolo qui, fresco fresco dalla Germania. Non è proprio la notizia perfetta, che sarebbe quella che hanno clonato Angela Merkel, ma quasi: Biancaneve esiste e lotta insieme a noi. O meglio è esistita, nonostante il maltrattamento iconografico che ne fece Disney, un Bolsonaro dei cartoni animati, e stava dalla parte dei buoni. Mica della AfD.

 

Succede, racconta la Stampa, che nella cantina di una antica casa di Bamberg i proprietari hanno ritrovato una lapide. Era la pietra tombale di Maria Sophia Margaretha Catherina von Erthal, una vissuta nel Settecento e ricordata come “dall’insolita bellezza, ma ancor più perché “caritatevole verso i poveri e le sofferenze”. Sarebbe questa splendida dama ad aver ispirato le leggende poi precipitate nella favola dei fratelli Grimm. La tomba era andata perduta dopo la demolizione della chiesa in cui era posta, ma come nelle fiabe è stata ritrovata. Ed è stata donata al Museo diocesano locale, perché si tramandi memoria veritiera di bellezza e bontà (ma non ditelo a Padre Spadaro, se no organizza un pellegrinaggio della Civiltà Cattolica).

  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"