Orco Rubio
La Rai ha l’occasione di riscattarsi da tante cadute in basso del suo recente declino pop-sovranista se terrà fede alla decisione di cancellare Chef Rubio da una trasmissione in cui qualche sconsiderato lo aveva invitato
Se siete molto giovani, o siete stati genitori al momento giusto, alla Rai c’era la Melevisione e nella Melevisione c’era Orco Rubio, che era un personaggio molto simpatico e beveva solo il “blumele”. Ma ora, essendo nati tutti quanti nel tempo e nel posto sbagliato, in Italia, altro che nel Fantabosco, in televisione c’è Chef Rubio che è un bieco figuro autocaricaturale, antipatico e antisemita che la cosa più intelligente che fa sono i rutti, e quando invece usa la bocca per parlare, libera nos Domine. Lo hanno già cacciato, con ritardo, da una televisione privata. Ma adesso è la Rai ad avere l’occasione di riscattarsi da tante cadute in basso del suo recente declino pop-sovranista: se terrà fede alla decisione di cancellare Chef Rubio da una trasmissione in cui qualche sconsiderato lo aveva invitato. “Per ragioni di opportunità”. E viva le ragioni di opportunità, che sono buone ragioni. E pazienza le polemiche, la libertà d’espressione conculcata, e se è perché odia Salvini o perché Salvini odia lui: è un orco antisemita, venga zittito e cacciato dalla televisione pubblica. Il diritto di parola non è un privilegio, ma bisogna meritarselo. Però, per una Rai che si riscatta, c’è un guappo napoletano che non si redime. Giggino ’a manetta, insomma il sindaco De Magistris, ha nominato assessore alla Cultura (alla cultura, capite?) Eleonora De Majo, un tipino fino che, tra le molte atrocità, adora minimizzare la Shoah e ha paragonato il sionismo al nazismo. Dopo l’orco chef, spegnete anche l’orco sindaco.