“Non mi aspettavo che”. Classifica degli impreparati
Dalle dimissioni di Fioramonti alla tesi copiata di Lucia Azzolina
Breve classifica delle migliori gag “non mi aspettavo che” del giorno, che illustrano meglio di un faro in cima a una scogliera quanto siamo messi bene. Ma proprio bene, in generale, quanto a figure pubbliche. Apripista d’obbligo, perché ha il timbro originale, l’economista di Pretoria così volterrianamente candido da aver ammesso, e persino alla televisione: “Non mi aspettavo che mandando la lettera (di dimissioni, ndr) a Conte le dimissioni venissero accettate”. Da applausi anche il resto: “Una lettera di un ministro non vuol dire che le dimissioni debbano essere accettate. Per me era un modo per dire faccio sul serio, sono serio su questa cosa”. Che non aspettassero altro non gli è manco passato per la testa, al Candido. Ma dovremo rimpiangerlo, Lorenzo Fioramonti, dacché la sua sostituta è Lucia Azzolina. Ché è lì che rimugina: “Non mi aspettavo che facendo i copia incolla nella tesi qualcuno avrebbe avuto da ridire ora che faccio la ministra dell’Istruzione”. Sempre per stare in zona viale Trastevere, riecco l’ex ministra Valeria Fedeli: “Non mi aspettavo che facesse così freddo nell’abbazia di Contigliano”. Si vede che solo lei, nel Pd, ancora si fidava delle qualità di Zinga come capace organizzatore. E se proprio vogliamo mettere il naso fuori confine: “Non mi aspettavo che a mandare affanculo la nonna e il royal parentado poi volessero indietro i soldi”. (Harry “ti presento il conto” Sussex). Ma the winner is: “Non mi aspettavo che dopo la figura da cioccolataio che mi hanno fatto fare, Al Serraj e Haftar corressero a Mosca appena Putin gli ha fatto un fischio”.