![](https://img-prod.ilfoglio.it/2020/09/05/104827511-839c4ce5-3a04-4253-8727-4cef8dfdb3c1.jpg)
(foto LaPresse)
Italia, un bel canto
Ci siamo commossi tutti, pure i sordi o gli stonati come me, sentendo dai social la gente di Siena cantare in coro dalle finestre. E poi le voci e le canzoni nella notte illuminata di Napoli. Siamo ancora un popolo, noi italiani
Ci siamo commossi tutti, pure i sordi o gli stonati come me, sentendo dai social la gente di Siena cantare in coro dalle finestre nella strada vuota e buia. E poi le voci e le canzoni nella notte illuminata di Napoli. Spontanei, anche prima che partissero i flash mob. Ma più ancora i senesi, perché cantavano in coro. Tutti quanti usiamo la radio, o Spotify, per “sentirci cantare”. Abbiamo dimenticato cosa significa cantare insieme, vincendo magari il nostro falso pudore. Invece cantare, non soltanto sotto la doccia ma insieme, in coro, con una voce sola, è il fondamento di un popolo, di una civiltà. Significa condividere la propria voce, persino poco intonata, metterla a disposizione per fare di tutte una voce comune, che non è più la mia, o quella di altri che cantano, ma è nostra, di tutti. E’ la base di una comunità e di ogni cultura, prima ancora dei libri letti o dei musei visti. I canti che trascendono le nostre distanze sono il lievito per essere popolo. A ogni latitudine. Hanno cantato anche i cinesi con il virus e cantano in Siria, in chiesa, sotto le bombe. Abbiamo cantato. Siamo ancora un popolo, noi italiani. Che commozione.
![](https://img-prod.ilfoglio.it/2024/07/08/183456340-5f83125c-342c-4967-a522-34c21b4edad1.jpg)
Contro mastro ciliegia
Bielsa, il Mélenchon nel pallone
![](https://img-prod.ilfoglio.it/2024/07/05/190257241-41ecd70d-9b0c-45cb-8c9c-2f813ee72ecc.jpg)
contro mastro ciliegia
Il superlavoro delle procure e l'indagine per Fanpage
![](https://img-prod.ilfoglio.it/2024/07/04/184309616-87d9f2ae-dcd2-4b9e-8164-a273f8e4bd03.jpg)
contro mastro ciliegia