Un Papeete per Lotito
Con il notorio costituzionalista padano il presidente della Lazio ha in comune l’idea delle riforme istituzionali: datemi i pieni poteri. Come quando chiede di risolvere il campionato con uno scontro diretto contro la Juve
"Mi chiamano Lotito il virologo, lo scienziato, ma alla Lazio ho una struttura eccellente. Ho già tamponi e test sierologici”. Poco manca e dovremo chiamarlo anche Capitano del Popolo, Lotito Claudio. Chissà se ha pure la scorta di mascherine per scendere in piazza con tutta la curva come Salvini Matteo. Di certo, con il notorio costituzionalista padano ha in comune l’idea delle riforme istituzionali: datemi i pieni poteri. Manco fosse spiaggiato al Papeete, il padrone della Lazio ha proposto la sua soluzione per salvare il sistema calcio: “Oggi io sono a un punto dalla Juventus… all’andata ho vinto 3-1 e anche in Supercoppa l’ho battuta 3-1. E dovevamo ancora giocare il ritorno. Per equità, una squadra come l’Inter, che ha 8 punti meno di noi, o l’Atalanta, che ne ha 14 in meno, mi dica lei se devono essere coinvolte”. Gli chiedono: accetterebbe una partita secca? “Questo sì, lo accetterei”. Dunque una partita, la sua, salverebbe il calcio, anche se a tutti gli altri mancherebbero 13 turni di incassi. Come economista, sembra Bagnai. Ma come politico è un Salvini. Solo che poi, contro i pieni poteri, interviene l’arbitro. E con la Juve, caro lei, sono sempre cazzi.