Nessuno ha gridato al body shame per il commento della speaker della Camera americana. Fosse stato un uomo, ci sarebbe l’adunata mondiale delle indignate
Conoscendola è probabile che se, per riconoscerle il ruolo di Speaker, le avessero detto “the opera insn’t over until the fat lady sings”, che è solo un modo di dire, si sarebbe offesa. Invece Nancy Pelosi, donna di garbo e sciabola, intendeva proprio “fat”. E perculando The Donald per la sua idea di curarsi con l’idrossiclorochina ha detto: “Preferirei che non la prendesse, specialmente nella sua fascia d’età e, come dire, di peso… è patologicamente obeso”. Pelosi è una liberal très chic, sfoggia mascherine ton sur ton che una mia amica invidia moltissimo, e nessuno ha gridato al body shaming. Fosse stato un uomo, ci sarebbe l’adunata mondiale delle indignate. Ma un suggerimento con un filo di perfidia, elargito a un signore che suggeriva come prendere le donne, e non esattamente per la mascherina, si può perdonare. The opera insn’t over until the fat lady sings.
"Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.
E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"