Il prof Remuzzi dice che i nuovi casi positivi hanno una carica virale molto bassa, non contagiosa. Quindi buon weekend, e stasera baciatevi pure per strada
Poiché il weekend appartiene all’ottimismo, come gli Stati generali di Giuseppi, vi lasciamo con una news che non è fake, ma fa da vaccino a tutti i gufi e le Vispe Terese che ci sbombardano col mancato distanziamento, e vorrebbero vietare le feste di piazza a Napoli. La news è questa: “Li chiamiamo contagi, ma sono persone positive al tampone. Commentare quei dati che vengono forniti ogni giorno è inutile, perché si tratta di positività che non hanno ricadute nella vita reale”. Lo ha detto al Corrierone il prof. Giuseppe Remuzzi, che dirige l’Istituto Mario Negri. La situazione da febbraio è molto cambiata, “sono casi di positività con una carica virale molto bassa, non contagiosa”. Dunque se il contagiato non è più contagioso, non è più untore, anche il positivo non è più negativo (scusate, detta così sembra un brocardo di Gallera) e possiamo guardare con ottimismo, che è declinazione del realismo se lo sostengono pure gli scienziati, al nostro futuro. Quindi buon weekend, che appartiene all’ottimismo. E stasera baciatevi pure per strada, because the night belongs to lovers.
"Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.
E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"