Tanto si erano raccomandati, quelli dell’Uff. Centr. di Rep., di non usare mai più espressioni a rischio di “patologizzare il movente” dei carnefici (decalogo, sezione No) che quasi a sfregio ieri il sito del quotidiano più pol. corr. della storia giornalistica italiana apriva, sul caso di Lecce: “Confessa l’assassino di Daniele e Eleonora: ‘Li ho uccisi perché erano troppo felici. Mi è montata la rabbia’.” Che palesemente contravviene alla regola e anche alla successiva, “non empatizzare con l’omicida”. “Erano troppo felici”, infatti, rientra negli esempi del Punto 7, sezione No: “Non sopportava l’idea di…”).
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