Contro Mastro Ciliegia

La scuola è un balcone

Maurizio Crippa

Applausi e un grazie al maestro che nel Quartieri Spagnoli chi ha ricordato cos'è veramente la scuola. Si è inventato la Dab, la Didattica dai balconi e ha incantato bambini e genitori con Gianni Rodari

L’Italia è poi un paese siffatto: ci possono essere ministri che inventano la distanza percepita, ci possono essere luminari della medicina che dicono che il virus è morto, ma ora morde (il morso del virus morente). Ma ci sono anche maestri elementari che a Napoli, per dribblare meglio di Osimhen il lockdown di De Luca, si inventano la Dab, la didattica dai balconi. Il colpo di genio è venuto al maestro che si chiama Tonino Stornaiuolo, che è andato nei vicoli dei Quartieri Spagnoli, ha fatto affacciare i suoi alunni arieggiati sui balconi meglio che su un bus e gli ha raccontato e letto Gianni Rodari. Roba che anche le mamme e i papà e i nonni si sono affacciati, ad ascoltare. Poi ha scritto, il maestro dei vicoli e dei balconi, su Facebook: “Vengo ora stanco ma super carico dalla giornata di Dab… La bellezza di vedere i bambini felici, di narrare con e per loro, nelle strade, nei vicoli dai balconi”. E anche: “L’emozione e la gratitudine dei genitori era incontrollabile, ma sono io che ringrazio loro”. In sicurezza, mascherati, distanziati, e forse fuori dai Bassi avevano messo anche il disinfettante. Ma senza dimenticare mai ciò che è l’essenza di ogni scuola, di ogni esserci: che essere maestro, o professore, è essere in un luogo in cui è bello e necessario stare, con bambini e ragazzi. A insegnare il gran teatro della vita. Tutto il resto è procedura, persino buona procedura. Ma la scuola è semplicemente vita, aria dai balconi.

 

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"