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Melania: "A Catanzaro proprio no!"

Maurizio Crippa

La ex Firt Lady seguirà il marito Donald Trump anche nella cattiva sorte? Il gossip del divorzio impazza, ma lei non è una donna venale. Ma dopo 16 anni di matrimonio e quattro di delirio, ha soprattutto buon gusto: dipende dalla location

Il 22 gennaio 2021 saranno sedici anni di matrimonio, e da due giorni il caro consorte sarà tornato a essere un semplice cittadino alle prese col fisco, o sarà ruzzolato nel pattume della storia. Due prospettive che a Lady Melania uattro Knauss coniugata Trump è sicuro che non possano piacere. A lei così glam, così abituata agli abiti chic, mica è Michelle, alle penthouse e alle ville da catalogo vacanze, a lei così ostentatamente “soft” e in disparte nel quadriennio in cui suo marito minacciava di ribaltare il mondo. Basta questo per fare un divorzio? Certo che no, e del resto  Michael Cohen, ex avvocato di The Donald, ha detto: “Non penso che Melania lascerà Donald. E’ sua complice volontaria e ha proprie convinzioni. Quei due si meritano a vicenda”. Che è una variante magistralmente cinica per “il matrimonio è la tomba dell’amore”. Però il gossip in questi giorni di transizione, e pensando a quanto poco ce ne sarà con Nonno Joe, è una benedizione e impazza. E allora che fa, Melania? Poco poco, starà facendo anche lei i suoi riconteggi. La prima moglie Ivana per il divorzio portò via 14 milioni, una villa nel Connecticut, un appartamento a New York e un  accesso annuale a Mar-a-Lago, praticamente una multiproprietà. La seconda moglie Marla Maples la miseria di due milioni. Per Melania si favoleggia di 50. Ma se abbiamo imparato a conoscerla, in questi anni, sappiamo che quel che conta per lei non sono i soldi, lei preferisce le location. E allora, magari anche in miseria: ma a Catanzaro con Trump, dai cazzo proprio no.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"