Contro Mastro ciliegia

Che bella storia la testa di Modì ritrovata nello Utah

Maurizio Crippa

Sembrava la grande festa dei complottisti. Si è trasformata nella loro grande presa in giro

    In attesa di scoprire di che noia moriremo a Natale, mentre invece i trecento di Giuseppi si divertiranno a tombola usando i miliardi del Recovery come fagioli, c’è almeno un mistero che mette allegria e ci distrae da questa valle di lacrime.

      

    In un canyon dello Utah era stato avvistato un misterioso e luccicante monolite metallico. Ci sono voluti giorni prima che le guardie forestali arrivassero sul posto, per certificare che non si sapeva cosa fosse e perché fosse lì, in un posto irraggiungibile pure per le capre di montagna.Si erano limitati a dire che abbandonare monoliti nei canyon era illegale. Tutti hanno subito detto: Kubrick.

      

    E sarebbe stata davvero la grande festa dei complottisti, quelli che dicono che lo sbarco sulla Luna non c’è stato e le immagini che conosciamo furono girate dal vecchio Stanley con gli scarti di scena di 2001. Il ritrovamento è la prova provata che nemmeno il lastrone magico veniva dallo spazio, no? Adesso però la storia diventa ancora più bella, perché il monolite è sparito e al suo posto pare sia comparsa una piramide. E forse è soltanto una geniale burla, come le teste di Modì nel fosso di Livorno: la grande presa per il culo di quelli che si interrogano sui complotti.

     

    • Maurizio Crippa
    • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

      E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"