Ansa

Contro Mastro Ciliegia

Divorzio: 50 anni e 450 Km

Maurizio Crippa

La profezia di Fanfani che sembra una battuta di Woody Allen, un anniversario che non interessa più per estinzione dell'istituto stesso. E la confutazione silenziosa dell'uomo che è andato a piedi da Como a Fano per smaltire una litigata con la moglie

    Il 26 aprile del 1974, impegnato in una furibonda campagna referendaria per l’abolizione del divorzio, Amintore Fanfani, il leader democristiano che più d’altri (tra i democristiani) quel referendum aveva voluto, se ne uscì in un comizio con una frase che fece scalpore, e più che altro sembrò a tutti una belinata. Ma che è rimasta nella memoria, con merito, perché a rileggerla oggi ha il tono paradossale e indubitabilmente ficcante di certe battute di Woody Allen. Disse, il Professorino: “Volete il divorzio? Allora dovete sapere che dopo verrà l’aborto. E dopo ancora il matrimonio tra omosessuali. E magari vostra moglie vi lascerà per scappare con la serva”. Si può anche tralasciare il fatto che, come direbbe il Vangelo, essendo in quell’anno segretario della Dc non parlò da se stesso, ma profetizzò che le cose sarebbero andate così da lì a una manciata di anni. Si celebravano ieri, in pompa non particolarmente magna, i cinquant’anni della legge Fortuna-Baslini sulla “Disciplina dei casi di scioglimento del matrimonio”. E verrebbe da dire che tutta quella furia aforistico-referendaria di Fanfani non valeva la pena, se cinque decenni dopo il matrimonio proprio non c’è più. O forse c’è, ma per riuscire a comunicarne il senso non servono brillanti oratori. Può riuscirci solo un 49enne di Como che, all’ennesimo furioso litigio con la moglie, anziché divorziare con rito abbreviato, o fare Dio non voglia di peggio, s’è messo a camminare per sbollirla. E c’è riuscito: una settimana e 450 km dopo, alla periferia di Fano. La moglie è andata a riprenderlo. Forse hanno litigato, ma sono insieme.

    • Maurizio Crippa
    • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

      E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"