CONTRO MASTRO CILIEGIA

Viva il Papa pop

Maurizio Crippa

Crisi dei leader super popolari (per ovvie ragioni non si dirà populisti)? Proprio no: c'è Papa Francesco sulla copertina di Vanity fair, il settimanale della moda e della vita glam. Come dire? "Fratelli tutti"

Spiace dover contraddire i fatti, proprio adesso che Trump lo stanno per portare ai matti (se solo riescono, eh), che Giuseppi  sta diventando Adenauer, che Salvini si aggrappa alla pasta Molisana come ultima spiaggia, a destra del Papeete, e che Lucia Bergonzoni, quella che voleva rottamare Bonaccini, ha vinto il premio di assenteista dell’anno al comune di Bologna. E spiace contraddire anche il tenace ottimismo che sempre manifestiamo su queste pagine. Però no: il momentum dei leader del popolo (per una forma di rispetto che sarà chiara tra poco non si dirà populisti) è tutt’altro che finito. Anzi ce n’è uno in gran spolvero sulle prime pagine dei settimanali. Ed è proprio lui, Papa Francesco. Che solo una settimana fa ha concesso una mega intervista alla Gazzetta dello Sport, finendo sulla cover di SportWeek. Una specie di trionfo, una consacrazione. Il Papa Maradona. Ma adesso, e non ci si può quasi credere, la pop star Jorge Mario Bergoglio è finito sulla cover di Vanity fair, il settimanale modaiolo che di recente aveva messo in copertina le paturnie body shaming di Vanessa Incontrada. Che ci fa,  il Papa pauperista sul giornale che una pagina sì e l’altra anche fa la pubblicità a tutto quanto fa bella vita e consumismo? Lo spiega il giornale stesso, sono rimasti fulminati come sulla tangenziale di Damasco da sua sua frase: “Siamo tutti sulla stessa barca, dobbiamo diventare una grande famiglia umana”. E dunque “Avevamo un sogno, a Vanity Fair, iniziare l’anno nuovo con un messaggio di Papa Francesco”. E il Papa pop, volete che si tirasse indietro? Manco per i Re Magi.

Di più su questi argomenti:
  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"