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CONTRO MASTRO CILIEGIA

Giù le mani dalla Madonna

Maurizio Crippa

Speravamo in un bel periodo di ateismo materialista, senza Covid e con i soldi di Draghi. Invece i due beghini Letta e Salvini litigano pure su Maria: uno ha le visioni progressiste a Lourdes, l'altro le profezie sovraniste a Fatima. Ma agli italiano non gliene frega niente: soprattutto dei due madonnari 

C’eravamo forse con troppa facilità illusi di essere entrati finalmente in un’epoca di pace religiosa, come dopo come dopo la pace di Westfalia, un’epoca serena di agnosticismo in cui laicamente fregarsene di santi e Madonne, tanto solo due cose contano più: che c’è Draghi e deve farci arrivare un sacco di soldi dall’Europa, a costo di far fuori tutti i vertici di Cdp che vuole; e che del Covid possiamo fottercene almeno fino a ottobre, poi vedremo se il vaccino funziona davvero. Altrimenti, fanculo e si vedrà. Un’epoca di ateissimo relativismo materialista, finalmente felice. Invece niente, ci sono quei due beghini che si litigano la Madonna. Quando dicevano che Enrico Letta e Matteo Salvini si fanno concorrenza tra loro, che hanno l’invidia del leader, non ci volevamo credere. Invece, cercano di rubarsi pure la religione. Letta è andato a Lourdes in gita con l’istituto Jacques Delors, sai che palle, e gli apparsa la certezza che è “l’ora delle donne prete”. Cosa che, in Italia, frega anche meno dello ius soli. Salvini invece è andato a Fatima (famosa Madonna di destra) in pellegrinaggio, e ha pronunciato l’oracolo sovranista: “Qui è nata l’Europa”. E a parte che non è vero, agli italiani gliene frega anche meno delle donne prete a Lourdes. Un po’ di ateismo, diamine.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"