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contro mastro ciliegia

"L'innesco cognitivo" di Crimi ha generato il prof Michetti

Maurizio Crippa

Ben scavato, vecchia talpa Crimi: il capolavoro del suo "innesco cognitivo", è aver trasformato anche il centrodestra in un'accozzaglia patafisica come i grillini: candidano magistrati persino in "ticket" e a Roma voglioso sindaco uno che sfigurerebbe anche a Rousseau

Doveva trasformare l’acqua in vino e i porci in perle, grazie alla sua illuminata “reggenza non cercata”. Doveva far esplodere il Sistema, ma invece che la bomba al neutrone è scoppiato un petardo-neurone. “Sono stato usato come un innesco cognitivo”, ha detto Vito Crimi, e davvero qui c’è tutta la patafisica verbale e non-sense dei Cinque stelle. Ma ora potrà tornare a dormire tranquillo. Tanto bisogna pur dire che l’innesco cognitivo della sua ampia fronte, come un Pietro Micca dei meet up, l’ha portato a termine. E il bug cognitivo è esploso, sono diventati tutti come i grillini. Prendete la destra. Che invitava alla rivoluzione garantista Di Maio e accusava la sinistra di candidare solo magistrati. Bene, a Napoli ha candidato un magistrato giustiziere; e a Roma la magistrata Simonetta Matone, a mo’ di Kamala Harris del professor Michetti. Che è poi il vero innesto neuronico di Crimi, quello: la candidatura di un prof che sarebbe stato improbabile anche per Rousseau. Enrico Michetti, docente di diritto a Cassino, la Yale del Lazio. Uno che invitava a non trattare il popolo come una vacca da vaccino. Uno noto per le performance radiofoniche di cui persino un tassinaro si vergognerebbe. Missione compiuta, vecchia talpa Crimi: l’innesco cognitivo ha prodotto l’esplosione. Della politica.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"