contro mastro ciliegia
E vissero per sempre felici e AstraZeneca
la notizia più bella da ottimismo post pandemico-nuziale viene da Cassino. Una giovane sposa, nel giorno del suo Sì, si è vista raggiungere da un chiamata della Asl del Lazio che le anticipava la seconda dose. Poteva rifiutare, si è andata a vaccinare
Frequentando di quando in quando anche delle bolle social che non mi competono (per età e traiettorie di vita) ho notato una cosa curiosa, in questa fase di ottimista pronti via da zona bianca: pare ci sia una gran corsa a sposarsi. Dovrò chiederne alla @Sciandi che lamenta troppi inviti per un’estate che si preannuncia d’inferno: ma sembra che l’effetto recupero dei matrimoni saltati lo scorso anno, quando mica ci si poteva assembrare, unito a quelli nuovi sull’onda di una rinnovata fiducia nella vita stia mandando in tilt i progetti vacanzieri della fascia millennial allargata.
Comunque sia, la notizia più bella da ottimismo post pandemico-nuziale viene da Cassino, che fortunatamente non è soltanto la sede dell’Università del prof. Michetti. Una giovane sposa, nel giorno del suo Sì, si è vista raggiungere da un chiamata della Asl del Lazio che le anticipava la seconda dose. Avrebbe anche potuto rispondere: oddio, sono col vestito bianco. Avrebbero (credo) capito. E invece no: chi ci rinuncia a un simile regalo di nozze? Così ha lasciato lì, a far la guardia alla torta, marito parenti e amici, e s’è fiondata al centro vaccinale. Questo sì che è amore del futuro, speriamo che mandi un po’ di confetti pure a Figliuolo.