(foto LaPresse)

contro mastro ciliegia

I no vax e i "traditori"

Maurizio Crippa

Solidarietà ai due giornalisti aggrediti dagli anti vaccinisti. E anche ai Cinque stelle. Che però qualche colpa ce l'hanno

Che l’energumeno no green pass che ieri ha preso a pugni il videogiornalista di Repubblica Francesco Giovannetti, minacciandolo di morte (“ti taglio la gola se non te ne vai”), sia un “collaboratore precario” della scuola non è, in sé, un’aggravante. Ma viene male al solo pensare a come sia ridotto un certo mondo che l’intera scuola non rappresenta, ma della scuola è borderline. Può un “precario” della scuola aggredire un giornalista? Ma basta pensare alla quantità di insegnanti e personale ferocemente No vax e No pass, per farsi venire cupi pensieri. In ogni caso solidarietà a Giovannetti, e anche alla giornalista di Rainews Antonella Alba, aggredita pure lei, sempre a Roma, da un branco di no vax.

 

Poi c’è il caso del gazebo dei Cinque stelle di Milano, anche quello assalito da una manifestazione di furibondi negazionisti. Solidarietà anche ai 5s, ma bisogna dire che con loro viene un po’ più difficile. In un servizio passato sulla Rai, infatti, si sentono distintamente i facinorosi gridare “rinnegati”, “traditori” a quelli del gazebo. Significa che non erano “soltanto” dei salviniani o dei meloniani. No: erano gli ex grillini, quelli che per anni sono stati pasturati al verbo di  Grillo. I Novax esistono (anche) perché i Cinque stelle li hanno creati. E chi è causa, eccetera.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"