contro mastro ciliegia
L'ultimo Bogdanovich
Ricordo del registra tra i più influenti della New Hollywood, scomparso oggi all'età di 82 anni
Per vecchi cinéphiles come noi, rovinati da troppe riviste francesi, resterà sempre il cinéphile che montò il docu Directed by John Ford e poi lo tradusse in un libro adorabile, Il cinema secondo John Ford. Per gli stessi cinéphiles che siamo, ma un po’ cresciuti o attempati, sarà sempre lo strizzacervelli Elliot Kupferberg dei Sopranos, e dopo ancora i minimi camei dentro ai Kill Bill.
Per il resto, Peter Bogdanovich è stato uno dei grandi registi, e influenti, della New Hollywood. Quello per il cui esordio, L’ultimo spettacolo, i giornali americani scomodarono frasi come “l’opera più potente di un giovane regista americano dai tempi di Citizen Kane”. E poi il geniale autore di commedie come Ma papà ti manda sola? e Paper Moon, che fanno così contrasto con la sua vita amara, toccata dalla violenza. Vite da Saint Jack. Del resto non aveva studiato il cinema solo sui libri o negli archivi che amava, aveva iniziato la gavetta con un tipaccio come Roger Corman. E giustamente fa parte di quella great generation che sta perfettamente raccolta sotto il titolo di un bel libro: Easy riders, raging bulls. Come la generazione sesso-droga-rock’n’roll ha salvato Hollywood. E’ morto ieri, a 82 anni, a Los Angeles.
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