contro mastro ciliegia

L'ultimo Bogdanovich

Maurizio Crippa

Ricordo del registra tra i più influenti della New Hollywood, scomparso oggi all'età di 82 anni

Per vecchi cinéphiles come noi, rovinati da troppe riviste francesi, resterà sempre il cinéphile che montò il docu Directed by John Ford e poi lo tradusse in un libro adorabile, Il cinema secondo John Ford. Per gli stessi cinéphiles che siamo, ma un po’ cresciuti o attempati, sarà sempre lo strizzacervelli Elliot Kupferberg dei Sopranos, e dopo ancora i minimi camei dentro ai Kill Bill.

Per il resto, Peter Bogdanovich è stato uno dei grandi registi, e influenti, della New Hollywood. Quello per il cui esordio, L’ultimo spettacolo, i giornali americani scomodarono frasi come “l’opera più potente di un giovane regista americano dai tempi di Citizen Kane”. E poi il geniale autore di commedie come Ma papà ti manda sola? e Paper Moon, che fanno così contrasto con la sua vita amara, toccata dalla violenza. Vite da Saint Jack. Del resto non aveva studiato il cinema solo sui libri o negli archivi che amava, aveva iniziato la gavetta con un tipaccio come Roger Corman. E giustamente fa parte di quella great generation che sta perfettamente raccolta sotto il titolo di un bel libro: Easy riders, raging bulls. Come la generazione sesso-droga-rock’n’roll ha salvato Hollywood. E’ morto ieri, a 82 anni, a Los Angeles.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"