contro mastro ciliegia

Viva la normalità di BoJo. Londra abbandona le restrizioni

Maurizio Crippa

Londra torna alla normalità, fine della quaresima Omicron. Tutti diranno che è il cinismo politico di BoJo, ma chissenefrega: siamo adulti e vaccinati (noi…), quindi "bring your own booze" e allegria

Partygate o non partygate, se il nostro mondo sapesse ancora divertirsi, se avesse ancora un po’ di spirito d’intrapresa e libertario – cioè insomma non come quelle neosuore alla Linda Lovelace che adesso vogliono fare le bucce alla salma di Hugh Hefner per essere state trattate “come un pezzo di carne”, forse pensavano di stare a Yale – ci sarebbe solo da gridare un ultimo urrà! per Boris Johnson. E “bring your own booze”. Perché il premier col ciuffo ha deciso, spericolato ma almeno più allegro di Bob Speranza, che da oggi in Gran Bretagna si torna alla allegra libertà non vigilata: basta mascherine, basta green pass e persino basta smart working. Manca solo l’autorizzazione a girare nudi per strada e a ciulare nei parchi, e sarebbe più bello che all’Isola di Wight. Ciao Omicron, la quaresima è finita. Orrendo cinismo per cavarsi dai guai politici, hanno subito commentato i suoi nemici. E sarà anche, ma come ha detto il ministro della Sanità di Sua Maestà, Sajid Javid, bisogna pur “convivere col Covid come si convive con l’influenza”. E poi, diciamola tutta: essendo adulti e vaccinati, portarsi da bere alla festa di Boris è sempre meglio che ammalarsi come i somari No vax. Bring your own booze, Boris.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"