contro mastro ciliegia
Nei territori perduti di Conte
"Ripartire dai territori", dice Giuseppi. Peccato che sia l'ultimo gradino del tombino su cui scivolano di solito i partiti tradizionali. Ma i grillini non erano per la democrazia digitale? Ma almeno avranno abolito la povertà, se nemmeno più i percettori di Rdc votano per loro. (Ah no, dice l'Istat che i poveri in Italia sono tanti quanti erano prima)
Vogliono ripartire dai territori. Che è tradizionalmente il gradino più basso del tombino su cui scivolano i partiti di stampo tradizionale, quando vanno a sbattere l’osso sacro contro il sacro responso delle urne. Il Pds-Ds-Pd, per dire, è ripartito così tante volte dai territori che Enrico Letta potrebbe fare il segretario di Lonely Planet. Ma adesso, a ripartire dai territori sono le truppe disperse del Giuseppi. “Siamo nel pieno di un corso di rilancio, che avrebbe dovuto accelerare ed entrare nella fase 2, con una presenza stabile sui territori”, ha detto. E invece, “il Movimento 5 stelle non riesce a stare sui territori”. Vedi com’è carogna la politica. Loro che dovevano ripartire dai meet-up, e superare con la democrazia digitale questa fetenzia di città e paesotti che vogliono gli inceneritori. Pazienza, si vede che almeno qualcosa di buono lo hanno fatto. Se il M5s ormai lo schifano anche i percettori di Reddito di cittadinanza, significa quantomeno che la povertà l’hanno abolita. Del resto Carlo Sibilia si vantava di aver “restituito 293 mila euro di stipendio”. Così si raggiungono i grandi obiettivi. Ah no, secondo l’Istat nel 2021 sono in condizione di “povertà assoluta” circa 5,6 milioni di individui. Esattamente come l’anno prima. Si saranno nascosti tutti nei territori.
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