contro mastro ciliegia
Chiedi a De Masi
Strafalcioni che lasciano increduli. Se sei Giuseppe Conte, e non sai più da che parte voltarti, che ti scappa la politica e il partito da tutte le parti, cosa fai? A chi vai a chiedere se ne sa qualcosa?
Ci sono strafalcioni nella vita così definitivi, così auto evidenti, da lasciare lì increduli, con una domanda appesa: perché l’hai fatto? Ad esempio Paola Taverna, che piange disperata per aver pubblicato un post che dice non voleva pubblicare, in cui vaffanculava Grillo per accarezzare Conte. Ma dice che quel post dal suo account mai sarebbe partito, “mai avrei fatto o pensato nulla di simile” ha pianto, “perché, mi chiedo, perché è successa questa cosa?”. Sarà stata una manina? A saperlo.
Come Frattesi, giovane wannabe campione del calcio, che voleva fare sexting per i fatti suoi e invece s’è autopostato nudo su IG, e sono tre giorni che gli amici lo perculano. Ma forse sono quelli che gli hanno fatto uno scherzetto salace. O quel tale che gli hanno detto “ti è entrato un ladro in casa”, e lui ha chiamato la polizia ma no, non era un ladro era l’amante di sua moglie. Guai a fidarsi, inteso dei vicini. Insomma di fronte a certi svarioni definitivi come sentenze, viene da fare la domanda: chi te l’ha fatto fare di fidarti? Tipo se sei Giuseppe Conte, e non sai più da che parte voltarti, che ti scappa la politica e il partito da tutte le parti, cosa fai? A chi vai a chiedere se ne sa qualcosa? A bocca cucita De Masi?