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Contro mastro ciliegia

Ombrellonista multato e balneare sovranista graziato

Maurizio Crippa

Ancora un mesetto di poltiglia elettorale, e finalmente avremo un normalissimo autunno caldo. Ma nel frattempo, il ricasco populista-balneare di quei due là ammorba le spiagge

Grazie a Dio, e ai Fratelli Righeira, l’estate sta finendo. Ancora poco e non ci scasseranno più gli instagram-cafonali, né gli econazisti che vogliono arrestare Jovanotti. Ancora un mesetto di poltiglia elettorale, e finalmente avremo un normalissimo autunno caldo. Ma nel frattempo, il ricasco populista-balneare di quei due là ammorba le spiagge.

 

La Guardia costiera e i pizzardoni delle località marittime stanno “effettuando blitz” per multare, e con un bel sapore di sale, i turisti – invero bifolchi – che arrivano la mattina presto in spiaggia e spandono asciugamani ombrelloni e ceste di cocco come non ci fosse un domani, per accaparrarsi il più ampio spazio vitale di spiaggia libera. Pare che, a norma dell’art. 1164 del Codice di navigazione, l’uso improprio del demanio marittimo può essere multato da 1.032 a 3.098 euri. Per un  asciugamano proletario. Maddai.

 

Un modo ridicolo per privare i poveri del loro diritto al mare gratis. Nel frattempo, lì a fianco, ci sono gli esosi concessionari balneari, a cui nessuno ha concesso, tantomeno per diritto divino, di occupare tutta la spiaggia fino al bagnasciuga. E di farla pagare cara come se ci fosse passata la Ferragni. Ma loro no, loro non si possono multare per l’uso improprio del demanio. Perché la concorrenza è anti italiana, e la Meloni poi s’incazza. 

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"