Foto dalla pagina Instagram di Filippo Fiora

contro mastro ciliegia

Ferragni, elicotteri, ghiacciai ed ecofessi

Maurizio Crippa

L'influecer si fa un aperitivo ad alta quota? Più noioso che dannoso. Gli indignados a comando social farebbero meglio a preoccuparsi di ciò che danneggia davvero la montagna, come l'eliski

Temo che Chiara Ferragni esista ormai solo perché c’è chi si incazza con i suoi instagrammi, altrimenti sarebbe già svaporata. A me, i Ferragnez annoiano da mo’. Ma farsi portare in elicottero su un ghiacciaio per bere un aperitivo non è un reato e non danneggia la natura: il rigurgito di insulti che la gita ha suscitato si misura solo con il metro della stupidità degli indignados. A meno di pensare che vadano vietati i jet privati, come vorrebbero i fratoiannez. Diversamente, una persona che ama e molto si intende di montagne, lo tutelo da un vacuo name dropping, mi ha con chiarezza spiegato che pratiche come l’eliski, altrove vietato ma da noi tutto fa cash (del resto lo inventò l’Avvocato, allora faceva upper class) sono dannose per i ghiacciai e andrebbero proibite. E questo è un buon tema, altro che sputazzare la Ferragni. Ma un aperitivo in quota? Resta che gli ecofessi (non econazi), che anziché riflettere sui problemi si indignano con le fotografie, sono poi della stessa risma di quelli di Ultima generazione che sono andati a rovinare il vetro protettivo della Tempesta di Giorgione a Venezia: altro che manifestazione simbolica e pacifica, l’estremismo è dannoso come l’eliski.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"