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contro mastro ciliegia

Ridicolissimi da opposizione

Maurizio Crippa

L'unica cosa già sicura, del governo Meloni, è che ogni giorno ci regalerà comicissime figure di palta di wannabe antifà convinti di dover salvare la democrazia. Ieri, l'aria mogia mogia di Serracchaini dopo essere stata perculata da Meloni, "mi guardi", valeva il biglietto. Ma il capolavoro è stato De Magistris, in difesa degli studenti assaltatori della Sapienza. Riderissimo

Evito di sbilanciarmi sul quel che tutti sembrano avere già così chiaro: come andrà. Ma una cosa so già per certissima: il governo di Giorgia Meloni ci regalerà ogni giorno, e più volte al giorno, le ridicolissime figure di palta di ridicolissimi oppositori. Ieri, replica, inquadra nel mirino Serracchiani, che con piglio da Kuliscioff de’ noantri l’aveva accusata di volere le donne un passo dietro agli uomini. “Mi guardi, onorevole Serracchiani: le sembra che io sto un passo dietro agli uomini?”.

La porella ha abbassato il capino, come un tempo a scuola, nel banco di fianco a Letta. Riderissimo. Ma quello che ha vinto il premio Ridicolo-giorno 1 è Giggino a’ manetta De Magistris. Succede che un gruppuscolo di sinceri democratici voleva assaltare la Sapienza per impedire un regolare incontro con Fabio Roscani di Fdi e Capezzone. Al grido di “fuori i fascisti dall’università”, hanno tentato l’irruzione. La benemerita polizia li ha respinti. E arriva Giggino: “Solidarietà a chi lotta. Noi siamo per scuola ed università pubbliche e non di censo e selettive sull’appartenenza di classe mascherata da un falso merito”. Quel che li rende proprio simpatici, è che per un po’ non conteranno un tubo. 

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"