contro mastro ciliegia
Come li trolla "Il" Presidente
Ha fatto venire l'orticaria a tutti i ben-gender pensanti, la decisione di Giorgia Meloni di farsi appellare al maschile. Reazioni di malcelato hate speech. Proprio non riescono a capire che meloni li sta bellamente perculando sul loro stesso terreno: è il contrappasso del linguaggio
Il segretario generale, Deodato dottor Carlo, diramò alfine l’attesa “opportuna informazione”. L’appellativo da utilizzare sarà “il Presidente del Consiglio”. (Inizialmente c’era anche “Signor”, ma il Presidente On. Giorgia Meloni lo ha espunto di sua mano. Sarà dunque chiamata come Nilde Iotti, che fu il Presidente e Signor Presidente. E’ suo diritto farsi chiamare come vuole, come Sam/Loretta di Brian di Nazareth. La Crusca spiega che i “lessemi che designano ruoli di prestigio e cariche istituzionali” a volte vengono usati “al femminile come una sorta di hate gender". Può accadere ora il contrario? Le reazioni indicherebbero di sì. Molte, tutte uguali, tutte piattamente banali ma con molto hate: “Polemiche chiuse, è Giorgio Meloni”. Michela Murgia, supponendosi arguta, prova ironizzare sul “meraviglioso cortocircuito” di “He/Him”. Proprio non capiscono che Giorgia li sta bellamente trollando. Lei che qualche libro importante l’ha letto (Tolkien, mica le mezze calzette) sa benissimo che potrebbe farsi chiamare la, nulla cambierebbe. Ma quanto è più bello farl* incazzare, perculandol* sul loro terreno? E’ il contrappasso del linguaggio. Se è il mondo è genderfluid e ognuno può attribuirsi il genere che vuole, perché lei no? Quando andrà nei bagni dei maschi, sarà uno spasso.