CONTRO MASTRO CILIEGIA

L'euforia pas dosé di CdB, tessera n. 1 della Moratti

Maurizio Crippa

Carlo de Benedetti ha stappato. Forse non è il bacio della morte

Può sempre valere l’opzione pas dosé, il dosaggio zero dell’interpretazione senza fronzoli: quello di Carlo de Benedetti, via Cazzullo, potrebbe essere il bacio della morte a Letizia Moratti. E’ già capitato altre volte. Però un CdB tessera numero uno del Pd che dà di “partito di baroni” al Pd e si intesta – noblesse oblige – la tessera numero uno del PdM, partito della Moratti, sono bollicine.

 

CdB, “che ha sempre una buona parola per tutti”, ha stappato: le democrazie sono minate da due mali, le crescenti disuguaglianze e la distruzione del pianeta: “Un partito progressista che non mette in cima questi due punti non serve a niente, e infatti fa la fine del Pd; che ha conquistato la borghesia e ha perso il popolo”. E detto da uno che ha speso una vita e un impero editoriale per trasformare il Pci-Pd in un partito radicale di massa; dire perdere il popolo mentre con degnazione spiega che i Moratti erano tanto simpatici, Angelo “il classico borghese milanese che si era fatto da sé, aveva cominciato commerciando olio usato dei motori e ha finito con due Coppe dei Campioni”, è straordinario. E quando si prova a spremere il succo politico, si scopre che il Pd ha fatto una cazzata a non allearsi con Conte, ma adesso fa una cazzata se non sostiene Moratti. Forse non è il bacio della morte, è solo euforia pas dosé.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"