contro mastro ciliegia
Libera Messa in libero Facebook?
Altro che Qatar, altro che Mondiali affossatori dei diritti. Il social media di Zuckerberg (non quello del fascistone Musk) ha bloccato la pagina attraverso cui don Paolo, prete del Genovese, trasmetteva la funzione per i suoi parrocchiani malati che non possono andare in chiesa
Com’era la storia dei diritti massacrati sotto la sabbia del Qatar? Dei Mondiali nella peggiore delle autocrazie possibili? Non hanno arrestato nessuno, i giocatori del Brasile possono liberamente farsi sette segni di Croce ogni volta che ne hanno voglia e persino la bonissima tifosa croata che sfoggia il décolleté come divisa ufficiale continua a farlo. Invece, nel liberissimo occidente, il famoso social media liberal – non quello del fascistazzo Elon Musk, eh – che diavolo combina? Facebook, anzi adesso la ditta si chiama Meta, ha bloccato la pagina di don Paolo Marrè Brunenghi, della parrocchia della Resurrezione di Borgoratti, Genova, attraverso il quale il prete pieno di zelo trasmette la Messa per i parrocchiani anziani e malati. “Viola i diritti d’autore della Fifa World Cup”, gli hanno scritto. Ma che c’entra la Messa per i malati su Fb con i diritti della Fifa? “Decisione incomprensibile”, dice il don: “Ho pensato a tutto, anche che fosse per la suoneria di un cellulare che aveva squillato”, ma non gli hanno fornito spiegazioni. Con ironia, don Paolo scrive: “Questa è una celebrazione di una Messa di cui dispongo tutti i diritti come prete della Chiesa cattolica”. Altro che Qatar, hai visto mai che la polizia morale si sia trasferita dall’ayatollah Zuckerberg?