ANSA

Contro mastro ciliegia

Talpa e Nutella

Maurizio Crippa

C'è solo una notizia più assurda di quella del quintale di golosa crema abbandonato in un bosco. È l'arresto al Tribunale di Roma di una avvocata che si faceva dare notizie riservate da qualche mano lesta

Stavo tamburellando sulla scrivania provando a immaginare se possa esserci una stupidaggine trasformata in notiziola peggio di quella del quintale di Nutella scaduta, “centinaia di barattoli” scoperto tra gli tra gli ulivi della Valle d’Itria dai volontari dell’Unità interregionale di protezione ambientale. Ritrovamento bizzarro, questo è fuori di dubbio, al pari almeno dei famosi 24 mila euro nella cuccia di un cane ex parlamentare. Ma da qui a farne la madre di tutte le indagini, “devo trovare il colpevole”, ha detto il comandante dell’Unità interregionale, è l’“inchiesta della nocciola”, ce ne corre. Anzi si corre nel ridicolo, soprattutto se il capo d’imputazione è questo: “Quella Nutella sarebbe potuta andare a bambini che non potevano permettersela”.

 

Tamburellavo, appunto, quando vedo questa: “Roma, ‘talpa’ in tribunale, arrestata una giovane avvocata”. La praticante “poteva contare” su un complice, non identificato, che le passava notizie riservate per i suoi assistiti. E questo imbroglio, dunque, questa marachella, fa scandalo nel Porto delle nebbie, e diventa notizia, da pura stupidaggine che è, per i giornali. Forse incazzati perché, per una volta, ’sta talpa le notizie riservate non le dava a loro.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"