contro mastro ciliegia
Buona sbronza, Grealish
Il talentino del City ha deciso di festeggiare la Champions non con una notte alcolica, ma con una bevuta no stop di quatro giorni interi. Bravo, abbiamo sempre preferito chi sa divertirsi ai moralisti rosiconi che si lamentano pure perché il Cav. ha avuto un gran bel funerale
Certo che sì, mica stiamo a negarlo: avremmo tanto preferito che quei marcantoni del City non avessero da festeggiare una beata mazza, e al massimo nell’alcol ci avessero annegato i dispiaceri. Ma così non andò, e noi proprio non siamo come le testine microcefale degli odiatori che rosicano persino perché il Cav. ha avuto un gran bel funerale. Noi siamo contenti quando la gente, invece di predicare e scassare gli zebedei con i moralismi peggio dei monaci tibetani, se c’è da festeggiare e da sbroccare ci dà dentro. Così applausi a Jack Grealish, talentuoso irlandese del City dalla chioma rivedibile, che per festeggiare la vittoria della Champions non ha fatto una notte di stravizi alcolici, ma proprio quattro bei giorni di sbronza no stop. Gargarismi alla vodka, birra e champagne e nemmeno il tempo di dormire. Sembra non ne sia stato felice Guardiola, con la sua etica da filosofo mancato, che fa il paio con quella di Sor Ranieri che ha invitato i suoi tifosi del Cagliari a non esultare troppo per rispetto degli sconfitti. Il compagno di Grealish, Nathan Aké, è invece astemio da sempre e per giunta per principio, e ha commentato: “Non bevo e non ho mai bevuto. Voglio solo concentrarmi bene su quello che faccio in campo”. Se avete dubbi di chi sceglieremmo tra i due al Fantacalcio, siete dei rosiconi.