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contro mastro ciliegia

Ragazzi fuori o peggio gli adulti?

Maurizio Crippa

Da Londra alla Svezia alla Val di Fassa, l'elenco dei minorenni violenti è drammatico. Poi però scopri che l'allenatrice che maltrattava le "farfalle" della ginnastica lo faceva per il loro bene. E forse, oltre ai ragazzi violenti, ci sono anche gli adulti a complicare le cose

Andiamo a memoria, un po’ in disordine. A Londra una ragazza di quindici anni è stata ammazzata con un machete da un coetaneo in una rissa di strada; in America ragazzi di colore che protestano per l’ennesimo episodio #BlackLivesMatter assaltano agenti e sfasciano negozi; in Svezia il governo medita di schierare l’esercito per fermare le baby gang. In Svezia, non a Caivano. Del resto Caivano è quasi Disneyland, se invece in Val di Fassa, dove svernano i benestanti, i loro mal custoditi rampolli, minorenni e quasi lattanti, prendono possesso di una villetta e la sfasciano come manco in Arancia meccanica. Dei fatti più gravi e tremendi sapete già tutto da voi. Roba che verrebbe da dire “eh, signora mia”, e aggiungere qualche pensiero da casalinghi di Voghera. Poi però si apprende che l’allenatrice delle “farfalle” della ginnastica, che era finita in una roboante inchiesta della procura sportiva per abusi (morali) sulle giovani atlete, se l’è cavata così: non era violenza o prevaricazione, ma “un atteggiamento di troppa generosità verso l’atleta al fine di farla performare al meglio”. Lo ha detto la procura, che ha chiesto solo un’ammonizione (per i giornali ci voleva l’ergastolo). Anyway, i minorenni saranno pure fuori controllo: però gli adulti, accipicchia se danno una mano.

  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"