Walter Mazzarri - foto Ansa

CONTRO MASTRO CILIEGIA

La nuova occasione di Walter Mazzarri a Napoli, sbucata dal nulla

Maurizio Crippa

La squadra napoletana con lo scudetto sul petto già mezzo scucito non è una favola bella. Ma Aurelio De Laurentiis, che rischia questa volta di perdere il trono, si diverte ad aggiungere un atto dopo l'altro a questa strana commedia

"Ha smesso di piovere?", potrebbe essere il suo personale "dove eravamo rimasti?". Perché a quella scusa infelicissima, di un’infelicità rovinosa, "poi ha iniziato a piovere", è appeso il ricordo amaro per lui e per i Fratelli Bauscia di un finale venuto male. Poi c’è stato altro, non troppo altro, e ora a 62 anni, quota 103 è ancora lontana, Walter Mazzarri ha la sua nuova occasione, sbucata dal nulla, come in certi film coi vecchi attori che risalgono un’ultima volta a cavallo. E a Napoli non piove mai, o almeno meno che a San Siro. L’anno del Napoli con lo scudetto sul petto già mezzo scucito non è una favola bella, è una commedia triste. Ma un re mattocchio e autocratico come Aurelio De Laurentiis si diverte ad aggiungere un atto dopo l’altro.

L’ultimo è il richiamo dell’allenatore che fece adulto un Napoli preso per mano quand’era piccino, e portato fino alla Coppa Italia e in Europa. E ora un ritorno senza paracadute, prendere o lasciare, per una carriera rimasta un po’ lì, ma che si potrebbe riaprire. In fondo non ha nulla da perdere, e gli si augura ogni bene e che non piova. Per Mazzarri è sempre un pezzo di vita regalata in più. Chi rischia davvero di scivolare dal trono è rompersi l’osso del collo, è il re mattocchio di questa strana commedia napoletana. 

Di più su questi argomenti:
  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"