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contro mastro ciliegia

Ci vuole un bestiale fisico. L'osceno post contro l'Ucraina sconfitta agli Europei del pro Pal Zucchetti

Maurizio Crippa

Il docente di fisica nucleare al Politecnico di Torino è uno che va a parlare di pace in Nord Corea: "Devono andare fuori dai coglioni al più presto, mi dà fastidio anche solo vederli”. "Fra poco 22 in più da mandare al macello”. E questo sarebbe un pacifista

Umanista quale sono, ho sempre avuto gran reverenza per i fisici, persino quando strologano d’altro. Einstein e la pace per esempio, un grande. Qualche dubbio però viene, pensando che è fisico pure Carlo Rovelli, uno che sta fisso con gli aggressori, e pure Giorgio Parisi, col suo strabismo elementare quando guarda Gaza. Poi arriva un bestiale fisico come Massimo Zucchetti, docente di fisica nucleare al Politecnico di Torino, che s’è incatenato come un pro Pal dal fiume al mare, e la fisica non c’entra più. E’ solo cinismo ributtante. Zucchetti è uno che si fa fotografare con Chomsky, un altro che fuori dal suo campo è un bel cazzone.

 

E’ uno, per spiegarne l’ipocrisia fotonica, che è andato in Corea del Nord  come “Coordinatore del comitato scienziati contro la guerra”. In Corea del Nord. Contro la guerra. Ora ha scritto un post per commentare la sconfitta per 3 a 0 dell’Ucraina agli Europei: “E queste sono ottime notizie. Devono andare fuori dai coglioni al più presto, mi dà fastidio anche solo vederli”. Un Gandhi, un san Francesco. Ma riesce a essere anche più osceno: “Il loro fuhrerino poi ha bisogno di soldati per difendere la ‘democrazia’, no? Bene, fra poco 22 in più da mandare al macello”. E questo sarebbe un pacifista. Un fisico bestiale da fare schifo.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"